Tra i vari consigli presenti nel libro di Catone, quello numerato come 156-157 è il più lungo e, almeno per me, quello più interessante.
S’intitola: “Il cavolo: quante proprietà curative possieda e altre cose attinenti alla medicina”.
Leggendo il testo di Catone sembra che il cavolo sia la medicina naturale per antonomasia (vedi 157,1 a pag.165). A detta del Censore il cavolo (tritato e cotto) ha proprietà digestive, purganti, aiuta quelle persone che “urinano male o a goccia a goccia”, fa maturare gli ascessi, guarisce ferite “pustolose e cancrene”, è ottimo in caso di lussazioni e contusioni, ma anche di melanconia, gonfiore di milza, disturbi al cuore, al fegato, ai polmoni, addirittura viene suggerito per la cura dell’artrosi (ma in questo caso il cavolo va mangiato crudo).
“Cavolo! – mi son detto – è fantastico”.
A parte gli scherzi, sarei interessato ad approfondire l’aspetto di queste proprietà del cavolo – passatemi l’espressione, con tutto rispetto per Catone.
…beh, se è per questo antichi trattati medici sia arabi che “occidentali” consigliavano una cura per l’impotenza molto civettuola: cospargersi il pene di abbondante pepe, immediatamente prima del rapporto (così magari si dava anche sfogo alla propria misoginia).
Oramai prende sempre più piede l’equivalenza antico=saggio o vecchio=naturale. Personalmente credo che le cose siano più complicate.
Ciao…. e scusa tutte queste mie incursioni… 🙂
Le tue incursioni sono molto pertinenti, puntuali, direi anche colte e non certo banali e poi, e anche per questo ti ringrazio, mi hanno fatto sorridere.
A presto,
Davide